Se hai un’attività online, gestisci un e-commerce o offri servizi digitali, c’è una data che devi segnare in rosso sul calendario: il 28 giugno 2025. Da quel giorno, infatti, entrerà in piena applicazione in tutta l’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/882, nota come European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 82/2022.
Questa normativa non è solo un adempimento burocratico, ma un passo fondamentale verso un web più inclusivo, che garantisca a tutti, comprese le persone con disabilità, di accedere e interagire con prodotti e servizi digitali. E sì, questo include anche il tuo sito web!
Cosa cambia e chi è coinvolto?
Fino a poco tempo fa, l’accessibilità digitale era un obbligo principalmente per la Pubblica Amministrazione (normato dalla Legge Stanca, 2004). Con l’EAA, la platea si allarga notevolmente, coinvolgendo una vasta gamma di realtà private che offrono prodotti o servizi digitali ai consumatori nell’Unione Europea. Tra i settori interessati troviamo:
- Siti web e applicazioni mobili.
- Servizi di commercio elettronico (e-commerce).
- Servizi bancari per i consumatori (es. app bancarie, online banking, ATM) .
- Servizi di trasporto passeggeri (sistemi di biglietteria, informazioni di viaggio in tempo reale).
- Lettori di libri elettronici (e-reader) e software dedicati.
- Servizi di comunicazione elettronica (telefonia, email, newsletter, PDF).
- Terminali self-service (es. macchine per la biglietteria, chioschi self-service).
Esenzioni per le Microimprese
È prevista un’esenzione per le microimprese, definite come quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Tuttavia, questa esenzione si applica solo ai servizi e non ai prodotti. Inoltre, non c’è un periodo di grazia se l’impresa supera queste soglie. Anche se esentate, è sempre consigliabile puntare all’accessibilità per i numerosi vantaggi che offre.
Cosa significa “sito accessibile”? I principi fondamentali
Un sito web accessibile è un sito che può essere utilizzato da chiunque, indipendentemente dalle sue capacità o dalle tecnologie assistive che utilizza (come screen reader, tastiere speciali, software di riconoscimento vocale). Gli standard di riferimento sono le WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) livello AA e la norma europea EN 301 549.
Questi standard si basano su quattro principi chiave, noti come POUR:
- Percepibile: Le informazioni devono essere presentate in modi che gli utenti possano percepire, ad esempio con testi alternativi per le immagini, sottotitoli per i video e contrasti di colore adeguati.
- Utilizzabile: L’interfaccia e la navigazione devono essere utilizzabili da tutti, anche solo con la tastiera, senza richiedere il mouse.
- Comprensibile: Il linguaggio, la struttura e la navigazione devono essere chiari, semplici e coerenti.
- Robusto: Il contenuto deve essere compatibile con un’ampia varietà di browser, dispositivi e tecnologie assistive, anche future.
In pratica, questo si traduce in azioni come:
- Testi alternativi (Alt Text) per le immagini.
- Navigazione da tastiera completa.
- Contrasto cromatico sufficiente tra testo e sfondo (minimo 4.5:1).
- Sottotitoli e trascrizioni per contenuti audio/video.
- Struttura semantica chiara (uso corretto di intestazioni H1-H6, liste, ecc.).
- Form accessibili con etichette chiare e associate ai campi.
- PDF accessibili e ben strutturati.
- Attributo lingua specificato nel codice HTML.
- Link di salto (Skip Links) per bypassare blocchi di contenuto ripetitivi.
- Utilizzo di attributi ARIA per elementi interattivi complessi.
- Dichiarazione di Accessibilità: un obbligo annuale
Oltre all’adeguamento tecnico, le aziende coinvolte devono quindi redigere e pubblicare annualmente una “Dichiarazione di Accessibilità”. Questo documento pubblico, basato su un modello fornito da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), descrive lo stato di conformità del sito/servizio, elenca eventuali contenuti non accessibili e fornisce un meccanismo di feedback per gli utenti.
La dichiarazione deve essere aggiornata entro il 23 settembre di ogni anno e il link ad essa deve essere facilmente accessibile, solitamente nel footer del sito web.
Perché l’accessibilità è cruciale per il tuo business?
La conformità all’EAA non è solo una questione di rispetto della legge, ma una vera e propria opportunità strategica per il tuo business:
- Amplia il tuo pubblico: rendi i tuoi servizi accessibili a milioni di persone con disabilità e anziani, un segmento di mercato in crescita
- Migliora l’esperienza utente per tutti: le pratiche di accessibilità rendono il tuo sito più usabile e intuitivo per ogni visitatore
- Rafforza la reputazione del brand: dimostri un impegno concreto verso l’inclusione e la responsabilità sociale
- Vantaggio competitivo: posizionati come leader in un mercato sempre più attento all’inclusività
- Benefici SEO: molte pratiche di accessibilità migliorano anche l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
I rischi della non conformità
La mancata osservanza può comportare conseguenze significative, tra cui:
- Sanzioni amministrative: in Italia, le multe possono variare da €5.000 a €40.000 per le violazioni più gravi, e fino al 5% del fatturato in alcuni casi.
- Restrizioni di mercato: possibile rimozione di prodotti o servizi non conformi.
- Danno reputazionale: un impatto negativo sull’immagine del tuo brand.
Aggiornamento del 23.06, in base ad alcune domande pervenute.
La norma parla di “nuovi prodotti o servizi digitali”. Il mio sito è online da diversi anni, e quindi è “vecchio”, rientra ugualmente nell’obbligo?
Sì, il sito può rientrare nell’obbligo anche se è “vecchio”, vediamo in che casi.
La direttiva non si basa solo sulla data di messa online del sito, ma considera anche modifiche sostanziali o il continuo uso commerciale del servizio digitale.
La normativa distingue tra:
- Nuovi servizi/prodotti digitali (quelli immessi sul mercato dal 28 giugno 2025 in poi), per i quali è previsto l’obbligo pieno e immediato.
- Servizi esistenti (come un sito già online prima del 2025). Se modificati sostanzialmente dopo il 28 giugno 2025, devono essere resi accessibili
- Servizi esistenti non modificati: Devono comunque essere adeguati entro il 28 giugno 2030, a meno che non intervengano modifiche sostanziali.
Ma cosa si intende per “modifica sostanziale”?
Qualsiasi aggiornamento tecnico o funzionale che incide sulla struttura o sulla fruizione del sito. Ad esempio (non esaustivo): cambio tema o CMS, restyling grafico, introduzione di nuove sezioni, aree utente, e-commerce, aggiunta di moduli complessi (es: prenotazioni, form avanzati)
Anche l’aggiunta di contenuti regolari (articoli, news) può portare all’obbligo se i contenuti nuovi non sono accessibili.
In sostanza, anche se il sito è “vecchio”, non si è automaticamente esenti; occorre valutare caso per caso.
Gustaweb: il tuo partner per un web accessibile e conforme
La scadenza del 28 giugno 2025 è vicina e il percorso verso la piena accessibilità può sembrare complesso. Ma non preoccuparti, Gustaweb è qui per supportarti!
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Al termine dell’audit, riceverai un report dettagliato che evidenzierà tutte le criticità riscontrate e, soprattutto, ti forniremo le soluzioni pratiche per risolverle e rendere il tuo sito pienamente conforme agli standard WCAG 2.1 AA e EN 301 549.
Non solo ti aiuteremo a sistemare le barriere esistenti, ma ti supporteremo anche nella redazione e pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità annuale, garantendo che sia sempre aggiornata e conforme alle normative italiane.
Non aspettare l’ultimo minuto! Essere proattivi ti permetterà di evitare sanzioni, ma soprattutto di aprire le porte del tuo business a un pubblico più vasto e di costruire un’immagine aziendale solida e responsabile.
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